LA COMUNICAZIONE NON-VERBALE DELLA CASA
9718319575148179 -
Ciao!
Ciao!
Stiamo percorrendo insieme questo viaggio alla scoperta degli aspetti nascosti della tua casa, affinché tu possa usufruire delle sinergie sviluppabili mettendo in pratica opportune trasformazioni.
Rimani tranquillo: quando avrai compreso l'entità dei benefici ottenibili adottando questo modo di concepire e strutturare la casa, ti sembrerà estremamente naturale avviare i cambiamenti appropriati; godrai innanzitutto di un maggior benessere percepito, ma soprattutto, agendo sulla casa, lavorerai su te stesso sviluppando consapevolezza e riequilibrando aspetti della tua vita che potrebbero essere disarmonici.
Potresti chiederti come mai, fino ad ora, non sei venuto a conoscenza di questi aspetti e perché dovresti farlo.
Posso dirti che da sempre l' uomo si è relazionato con l'ambiente in cui si svolge la sua vita, sviluppando percezioni e tecniche per gestire questo rapporto. Per una serie di motivi, i popoli in quelle parti della terra che chiamiamo India e Cina hanno elaborato sistemi estremamente validi ed altrettanto gelosamente custoditi per interagire con l'ambiente e gestire il territorio. Solo da alcune decine di anni, il Feng Shui - l'antichissima disciplina geomantica cinese che fa da struttura portante al nostro approccio alla casa - ha travalicato i confini della zona in cui si è formato e sviluppato per giungere fino a noi.
Bisogna poi aggiungere tante altre considerazioni; proprio a questo proposito ti ho parlato della concezione "olistica" dell'uomo nell'articolo precedente Noi e la casa.
Ti parlo ora delle motivazioni che ti porteranno a prediligere l'approccio olistico all' abitare. Anche su questo ti ho già dato informazioni importanti in altri articoli che puoi recuperare, ma vorrei aggiungere un nuovo spunto.
Probabilmente saprai che quando parli con qualcuno, solo una piccola parte di quello che dici viene realmente trasmesso attraverso le parole. La porzione maggiore della comunicazione invece, avviene attraverso il linguaggio non-verbale (gestualità, tono di voce, gestione del "territorio", ecc.) che può essere definita come l'insieme "degli atti comunicativi non rientranti nel normale linguaggio logico" (V. Fanelli) ed è estremamente potente perché si collega direttamente con l' inconscio . Ti ricordo che puoi immaginarti come un iceberg: la parte che emerge è il tuo conscio, cioè la porzione minore dell'iceberg. La parte sommersa - che è anche la più consistente - è l'inconscio, ed è lui che decide realmente cosa vuoi, cosa puoi ottenere.
Succede un po' la stessa cosa con l'ambiente in cui vivi: lui ti "parla" attraverso le forme, i colori, le posizioni degli arredi rispetto alla stanza, la distribuzione degli ambienti rispetti all'orientamento. Pensi che ti convenga conoscere questo linguaggio ed usarlo a tuo vantaggio?
Cerco di spiegarmi meglio.
Pensiamo alle nostre origini ed ai problemi che sono stati affrontati: approvvigionamento di acqua e cibo, difesa dai predatori e predisposizione di una via di fuga, facilità di reperire materiale da costruzione. Tutto questo, unito anche all' esigenza di relazionarci con l'intangibile, ha portato alla sperimentazione ed al consolidamento di schemi che ci permettono di interfacciarci in maniera efficace con tutti questi aspetti.
Questi schemi ci guidano innanzitutto nell' individuare il luogo giusto per abitare - o di valutare le qualità di quello che abbiamo già scelto. Intendo dire che se stai decidendo di acquistare (o affittare o costruire) una casa, attraverso sistemi di analisi, si studia l'idoneità del luogo. Se invece sei già stabilito in una casa, è possibile valutarne le caratteristiche legate alla posizione territoriale ed individuarne eventuali punti deboli.
A cosa può servire questo passaggio? Ad individuare, per esempio, quali prospettive future possono aprirsi per te, a valutare se ci sono ostacoli che limitano il tuo sviluppo personale, a capire se nella tua casa - e nella tua vita- arrivano risorse sufficienti attivando di conseguenza i rimedi (le cure) del caso.
Questi stessi schemi, si applicano anche all'interno dell'abitazione per individuare la corretta posizione degli arredi affinché tu che li vivi, abbia una profonda sensazione di benessere dovuta al fatto che c'è una corretta informazione non-verbale dell' ambiente al tuo inconscio.
Ti faccio un esempio: hai mai provato a posizionare un divano con lo schienale rivolto verso una finestra o, meglio ancora, verso una porta-finestra?
Hai prestato attenzione alla sensazione che si sviluppa sedendosi su un divano così messo?
Si tratta di disagio, in quanto non vengono soddisfatte le nostre esigenze di sicurezza personale (avere "le spalle scoperte", sentirsi vulnerabili).
Ecco dunque che determinati arredi (letto, divano, scrivanie) devono soddisfare prima di tutto, esigenze interiori oltre a quelle funzionali ed estetiche.
Detto questo, voglio rassicurarti su una domanda che potrebbe sorgerti e cioè:
"non sarà che ora devo trasformare la mia casa in una cineseria con tanti oggetti strani?"
La risposta è: no!
Quello di cui ti parlo è un metodo da applicare allo spazio vissuto, sostenuto da oltre tremila anni di sperimentazioni, studi, applicazioni e risultati (non male, direi). Essendo un metodo, può essere utilizzato attraverso le linee di design che più prediligi e che appartengono quindi alla tua cultura figurativa.
Come ti ripeto spesso, attraverso questo processo potrai solo migliorare sia il tuo ambiente fisico - nel quale vivi o lavori - sia la tua "casa interiore" (cit. T. Rettaroli).
Puoi continuare ad approfondire questo argomento nell'articolo Muovi, Rimuovi, Libera
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Contattami al 335 60 36 451 e sarò lieta di incontrarti per valutare i margini di miglioramento della tua casa! 9718319575148179 -
Bisogna poi aggiungere tante altre considerazioni; proprio a questo proposito ti ho parlato della concezione "olistica" dell'uomo nell'articolo precedente Noi e la casa.
Ti parlo ora delle motivazioni che ti porteranno a prediligere l'approccio olistico all' abitare. Anche su questo ti ho già dato informazioni importanti in altri articoli che puoi recuperare, ma vorrei aggiungere un nuovo spunto.
Probabilmente saprai che quando parli con qualcuno, solo una piccola parte di quello che dici viene realmente trasmesso attraverso le parole. La porzione maggiore della comunicazione invece, avviene attraverso il linguaggio non-verbale (gestualità, tono di voce, gestione del "territorio", ecc.) che può essere definita come l'insieme "degli atti comunicativi non rientranti nel normale linguaggio logico" (V. Fanelli) ed è estremamente potente perché si collega direttamente con l' inconscio . Ti ricordo che puoi immaginarti come un iceberg: la parte che emerge è il tuo conscio, cioè la porzione minore dell'iceberg. La parte sommersa - che è anche la più consistente - è l'inconscio, ed è lui che decide realmente cosa vuoi, cosa puoi ottenere.
Succede un po' la stessa cosa con l'ambiente in cui vivi: lui ti "parla" attraverso le forme, i colori, le posizioni degli arredi rispetto alla stanza, la distribuzione degli ambienti rispetti all'orientamento. Pensi che ti convenga conoscere questo linguaggio ed usarlo a tuo vantaggio?
Cerco di spiegarmi meglio.
Pensiamo alle nostre origini ed ai problemi che sono stati affrontati: approvvigionamento di acqua e cibo, difesa dai predatori e predisposizione di una via di fuga, facilità di reperire materiale da costruzione. Tutto questo, unito anche all' esigenza di relazionarci con l'intangibile, ha portato alla sperimentazione ed al consolidamento di schemi che ci permettono di interfacciarci in maniera efficace con tutti questi aspetti.
Questi schemi ci guidano innanzitutto nell' individuare il luogo giusto per abitare - o di valutare le qualità di quello che abbiamo già scelto. Intendo dire che se stai decidendo di acquistare (o affittare o costruire) una casa, attraverso sistemi di analisi, si studia l'idoneità del luogo. Se invece sei già stabilito in una casa, è possibile valutarne le caratteristiche legate alla posizione territoriale ed individuarne eventuali punti deboli.
A cosa può servire questo passaggio? Ad individuare, per esempio, quali prospettive future possono aprirsi per te, a valutare se ci sono ostacoli che limitano il tuo sviluppo personale, a capire se nella tua casa - e nella tua vita- arrivano risorse sufficienti attivando di conseguenza i rimedi (le cure) del caso.
Questi stessi schemi, si applicano anche all'interno dell'abitazione per individuare la corretta posizione degli arredi affinché tu che li vivi, abbia una profonda sensazione di benessere dovuta al fatto che c'è una corretta informazione non-verbale dell' ambiente al tuo inconscio.
Ti faccio un esempio: hai mai provato a posizionare un divano con lo schienale rivolto verso una finestra o, meglio ancora, verso una porta-finestra?
Hai prestato attenzione alla sensazione che si sviluppa sedendosi su un divano così messo?
Si tratta di disagio, in quanto non vengono soddisfatte le nostre esigenze di sicurezza personale (avere "le spalle scoperte", sentirsi vulnerabili).
Ecco dunque che determinati arredi (letto, divano, scrivanie) devono soddisfare prima di tutto, esigenze interiori oltre a quelle funzionali ed estetiche.
Detto questo, voglio rassicurarti su una domanda che potrebbe sorgerti e cioè:
"non sarà che ora devo trasformare la mia casa in una cineseria con tanti oggetti strani?"
La risposta è: no!
Quello di cui ti parlo è un metodo da applicare allo spazio vissuto, sostenuto da oltre tremila anni di sperimentazioni, studi, applicazioni e risultati (non male, direi). Essendo un metodo, può essere utilizzato attraverso le linee di design che più prediligi e che appartengono quindi alla tua cultura figurativa.
Come ti ripeto spesso, attraverso questo processo potrai solo migliorare sia il tuo ambiente fisico - nel quale vivi o lavori - sia la tua "casa interiore" (cit. T. Rettaroli).
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